Design oltre le differenze

Design oltre le differenze

Come il design inclusivo può portare valore aggiunto alle persone e alle organizzazioni.

L’impatto che può offrire il design inclusivo nell’aiutare le aziende a raggiungere quote di mercato sempre maggiori è un fattore che viene sottovalutato troppo spesso. Se da un lato può contribuire alla crescita dei ricavi per le imprese, dall’altro può portare enormi benefici anche alle persone.

Secondo il report del 2020 di Return on Disability:

le persone con disabilità sono un mercato emergente più grande della Cina, 1,85 miliardi di persone. Considerando anche i loro amici e familiari si aggiungono altri 3,3 miliardi di potenziali consumatori che agiscono e comprano in base alla loro vicinanza e comprensione delle necessità delle persone con disabilità. La disabilità coinvolge circa il 73% dei consumatori.
Omnichannel customer experience

Il design inclusivo, permette di conquistare nuovi mercati emergenti e differenziarsi dalla concorrenza, garantendo a tutti la possibilità di utilizzare il prodotto indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, psicologiche o culturali.

Un design di valore, infatti, si può definire tale quando l’oggetto o servizio in questione offre un’esperienza comparabile in termine di desiderabilità, qualità ed efficienza, anche quando le capacità di utilizzo sono ridotte in modo temporaneo o permanente o per differente età, sesso, genere, razza, estrazione sociale.

Le circostanze ambientali, culturali, economiche o fisiche in cui viviamo, o anche semplicemente le nostre abitudini, impattano il nostro modo di relazionarci non solo con le persone, ma anche con gli oggetti e i servizi.
Queste differenze devono essere tenute in considerazione durante la progettazione dal momento che ogni scelta ha il potenziale di includere o escludere utenti e quindi limitare il successo del prodotto o servizio stesso.

Pertanto ogni persona coinvolta nel processo di sviluppo di un prodotto (a partire da chi progetta, ai tecnici, al marketing, fino ad arrivare a chi si occupa del customer care e supporto clienti) deve comprendere l’ impatto di queste differenze. Approcciare la progettazione in questo modo aiuterà a limitare le caratteristiche che potrebbero impedire l’utilizzo del prodotto o servizio e ad accrescere la desiderabilità.

I principi del design inclusivo
  • ESPERIENZA EQUIVALENTE: il prodotto o il servizio deve fornire un’esperienza comparabile per tutti, permettere agli utenti di svolgere le azioni in modo performante e che risponda alle loro esigenze, senza andare a penalizzare la qualità dell’esperienza.
    Abilitatori: Contenuti alternativi, analisi ergonomiche, segnaletiche sensoriali.
  • CONOSCERE IL CONTESTO: assicurarsi che l’utilizzo del prodotto o servizio sia possibile in diverse situazioni, indipendentemente dalle circostanze.
    Abilitatori: Contenuti alternativi, analisi ergonomiche, segnaletiche sensoriali.
  • LIBERTA’ DI UTILIZZO E SCELTA: progettare il prodotto o servizio in maniera tale da lasciare il controllo all’utente. Le persone durante l’utilizzo di un prodotto o servizio dovrebbero, se necessario, avere sempre la possibilità di interrompere l’attività, correggere gli errori, o fare la scelta che più lo rappresenta.
    Abilitatori: personalizzazione dell’interfaccia, funzioni di controllo, campi “altro” nella modulistica.
Omnichannel customer experience
Come progettare in maniera inclusiva

Per fare inclusive design, bisogna sostanzialmente rendere il prodotto accessibile al maggior numero di persone possibili indipendentemente dalle capacità fisiche o psicologiche; garantendo un’esperienza soddisfacente anche a persone di genere, età, razza, lingua o estrazione sociale diverse.

  • Comprendere le diversità: è sempre sbagliato supporre di sapere, a prescindere, come un utente si comporterà nello svolgere una determinata attività.
    Le persone hanno diverse limitazioni su quello che possono facilmente utilizzare, vedere, sentire o comprendere. La complessità poi dell’ambiente in cui operano rende ancora più difficile esaminare le varie casistiche possibili.
    Per riuscire a comprendere le diversità è necessario un mindset basato sull’empatia, nel senso di “mettersi nei panni” di altre persone.
    Il trucco è entrare in contatto direttamente con le persone ascoltando e imparando proprio da chi vive la sua quotidianità con queste “differenze”.
    Osservandole in azione sarà più facile scoprire le loro criticità e i punti di forza nello svolgere le attività anche in diversi contesti.
  • Analizzare l’impatto: nell’analisi delle performance del prodotto o servizio, si dovrebbero considerare aspetti relativi a persone, ambiente e profitto sull’intero ciclo di vita del prodotto.
    La mancata o errata analisi dei comportamenti effettivi degli utenti può portare alla creazione di prodotti o servizi che causano frustrazione, sofferenza o perfino esclusione.
    Questo non solo grava sulla reputazione di un’azienda, ma riduce anche il successo commerciale a causa dell’aumento dei resi, dei costi legati alla customer care o semplicemente ai volumi di vendita ridotti.
  • Definire le specifiche del prodotto: Una volta identificati i comportamenti del target bisogna rimuovere ogni ostacolo che gli impedisca di utilizzare il prodotto.
    Successivamente sarà possibile implementare funzioni che permettano l’inclusione di tutti indipendentemente da genere, età, razza, lingua o estrazione sociale.
    Progettare in modo inclusivo non vuol dire necessariamente progettare un singolo prodotto per soddisfare i bisogni dell’intera popolazione.
    Il design inclusivo permette di identificare e sviluppare famiglie di prodotti capaci di coprire al meglio i vari bisogni, differenziando l’offerta.
  • Testare e implementare: Test e implementazioni successive sono la base in ogni processo di progettazione.
    In questo caso però acquisiscono maggior importanza perchè, conducendo test con utenti differenti, sarà possibile acquisire informazioni fondamentali riguardo il livello di esclusione del target a seconda dei risultati dei test, si avrà così una prima idea sul successo o meno del prodotto.
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In conclusione

Progettare prodotti, servizi o interfacce in maniera inclusiva significa progettare considerando le possibili differenze legate a caratteristiche fisiche, cognitive, culturali o economiche delle persone, siano esse condizioni permanenti, temporanee o situazionali. Questo consente di conquistare una fetta più ampia di mercato con un singolo prodotto se possibile, oppure, con famiglie di prodotti dedicati a specifiche necessità.

Per le aziende questo significa ottenere vantaggi competitivi e risparmi sui costi legati alle attività di reso dei prodotti e all’assistenza tecnica.

Per gli utenti invece il design inclusivo abilita la possibilità di esprimere se stessi senza doversi adattare al prodotto acquistato, ma sfruttando specifiche caratteristiche pensate e progettate sulle loro esigenze.

Filanda11 lavora insieme alle aziende per rendere inclusivi prodotti e servizi, per entrare in empatia anche con i clienti disabili, capire i loro bisogni e creare esperienze personalizzate.

Aiutiamo le aziende a crescere creando
customer experience di alto livello su larga scala.